Wednesday, February 2, 2011

IPv6 ?

In questi giorni gli indirizzi di Internet dovrebbero esaurirsi. In Internet ogni oggetto è identificato da un indirizzo IP, che nella versione attuale è composto da 32 bit e che quindi è in grado di identificare 4 miliardi di differenti oggetti. Peccato che un oggetto sia ad esempio il mio desktop, il mio laptop, il mio cellulare. Così spesso mi trovo ad utilizzare più indirizzi IP per vari scopi. Peccato anche che il numero di abitanti del nostro pianeta sia quasi 7 miliardi, quindi non risulta possibile per ognuno di noi avere almeno un indirizzo proprio. Esistono soluzioni tecniche che sino ad ora sono riuscite a consentire lo sviluppo di Internet anche in questo scenario di risorse limitate. In particolare una tecnica, il NAT, ha consentito a più utenti la navigazione con lo stesso indirizzo grazie ad una ulteriore differenziazione basata sulla porta del servizio. Questa tecnica ha consentito di risparmiare indirizzi, ma le attuali esigenza di mobilità, l'utilizzo di più accessi contemporanei da parte di molti di noi, il fortissimo aumento di servizio richiesto dalle realtà emergenti, la necessità di identificare e comandare sempre una maggiore quantità di oggetti, la convergenza di tutte le infrastrutture di telecomunicazioni verso Internet, tutto ciò ha fatto si che gli indirizzi oggi siano realmente sull'orlo dell'esaurimento. E dopo ? E quanto ? Alcuni dicono che l'esaurimento avverrà oggi. Altri entro pochi mesi. Tutti confermano che il periodo è comunque questo. Non avere più indirizzi significa ad esempio non potere più accendere nuovi server, non potere più ideare nuovi servizi. La soluzione esiste e si chiama IPv6, o indirizzamento Internet di nuova generazione. Con 128 bit di indirizzamento lo spazio a disposizione diventa enorme, abbastanza per oggi, per domani e probabilmente per sempre. Ma la domanda è se siamo pronti. Sono pronti i nostri gestori di telecomunicazioni ? Sono pronti i nostri router di casa ? Sono pronti i nostri sistemi operativi ? Sono pronti le nostre applicazioni ? Quali investimenti occorre fare ? Una sfida accattivante, vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni.

Sunday, August 15, 2010

Pillola: Vento ?

Vento, vento fresco, che fugge pensieri, che fugge calura, che fugge stanchezza, che fugge sfuggendoci. Auguri.

Friday, August 13, 2010

Pillola: La Memoria ?

Divertiti e cattura il momento. E' questo il bello. I momenti non si ripetono. La memoria si.

Thursday, August 12, 2010

Dalle Donne a Internet ?

Arrivavo in un posto. Cercavo una stanza. Qualunque. Un posto dove cibarmi. Qualunque. Guardavo, osservavo, speravo. Donne. Donne stupende. Donne sognatrici e da sogno. Una fiaba umana. Una immersione in una dimensione diversa. La vacanza. La fuga. La moto. Il rumore dei cilindri. Il sapore dei fichi. Il sale forte sulla pelle. Bionde, alte, stupende. Guardarle era già un giovamento. Il resto, storia.

Arrivo in un posto. Quanto costerà il roaming? Tenermi connesso, connesso con il mondo, con tutto il mondo. 100MByte giorno, almeno. 200€ al giorno, troppo. Facebook. Gmail. Lavoro. Calendar. Giornali on line. Meteo. Latitude. YouTube. iTunes. Blog. Cerco, osservo, provo. Un luogo, un negozio, una carta. Cerco 1GByte tutto per me. E sono dove sono sempre, nel mi mondo. Lontano da tutti. Vicino a tutti. Amici stupendi. Tutti insieme. 1GByte basterà ? Ingordigia telematica.

Tuesday, July 20, 2010

Reti, ma come ? 8/8

Una rete, un mondo, un contenuto. Si tratta di tanti elementi con tante normative. Ognuno la sua, tutte da armonizzare. Viene da farsi tante domande. Chi può portare un filo di rame a casa di un utente ? Chi può portare una rete in fibra ottica ? Come unire le risorse senza realizzare distorsioni del mercato ? In che modo il pubblico può aiutare lo sviluppo delle infrastrutture senza turbative ? Come intervenire nelle zone in Digital Divide ? Come realizzare una NGN sfruttando l'esistente ? Come consentire l'uso delle risorse pregresse ? Come proteggere la proprietà intellettuale dei contenuti ? Come armonizzare i nuovi paradigmi di comunicazione con il diritto di autore ? Come costruire un percorso di bilanciamento tra innovazione e tutela ?

Sunday, July 11, 2010

Simmetrico o Asimmetrico ? 7/8

Simmetrico o Asimmetrico ? L'ottimizzazione ci porta a dire che se utilizziamo più banda in inbound rispetto che in outbound, allora ci conviene rendere asimmetrico l'utilizzo delle risorse. In questo modo nascono paradigmi che da uno sbilanciamento 4:1 sono arrivati sino a 50:1. Ma nel contempo il Web si trasforma. Diventa Web 2.0. Diventa uno strumento che si muove da fruizione a partecipazione. Partecipare significa erogare. Erogare significa outbound. Per evitare barriere alla partecipazione occorre aumentare il livello di simmetria. Questa diventa una nuova frontiera ed una nuova possibilità. Un esempio di bilanciamento è dato dal peer to peer (P2P). P2P significa che ogni soggetto è sia fruitore che fornitore. P2P significa condividere contenuti nuovi o scaricati. P2P significa evitare che ci sia un unico fornitore ma aumentare la molteplicità delle sorgenti. P2P significa aumentare la capacità complessiva della rete. P2P significa bilanciare la distribuzione sulla base delle effettive disponibilità. P2P e Web 2.0, nuovi paradigmi che cambiano la tipologia di traffico, la tipologia dei servizi. Ma anche la tipologia di progettazione. La rete evolve. Non siamo davanti ad una nuova infrastruttura o ad un nuovo servizio. Siamo davanti ad un nuovo modo di comunicare e ad una nuova forma di socializzazione. L'alternanza di momenti tra P2P e Web 2.0 è impressionante. Oggetti che nascono con un paradigma e poi migrano nell'altro. Oggetti in continuo movimento. Oggetti che considerano la rete e l'ICT come un elemento scontato. Simmetrico o Asimmetrico ?

Thursday, July 8, 2010

NGN ? 6/8

L'ICT ha due parole chiave che ne caratterizzano lo stato dell'arte ed il futuro: Digital Divide (DD) e Next Generation Network (NGN). DD significa difficoltà ad avere la banda larga. NGN significa avere la banda ultra larga. Le cause per il DD sono svariate. Possono esserci pochi utenti potenziali e attrezzare un'area risulta non redditizio rispetto a quanto si riuscirà a raccogliere. Anche nel lungo periodo. Le risorse disponibili posso essere tutte impegnate e gli investimenti necessari per crearne delle nuove possono risultare non redditizi. Le risorse disponibili posso essere tecnicamente inadeguate e occorrerebbe cambiarle tutte oppure cambiare la tecnologia portando ancora ad un paradigma di non reddittività. La misura del DD è problematica. Per alcuni anni abbiamo misurato la potenzialità di un'area. E ci sembrava di essere vicini ad una buona copertura. Poi abbiamo iniziato a misurare la effettiva capacità di un'area. Ed abbiamo capito di essere lontani. Di avere un DD a livello italiano di oltre il 12%. Una percentuale difficile da erodere in qaunto tutta data da zone problematiche. Tutta data da code. Nell'ICT creare per tanti è facile. Pian piano che si diffonde un servizio occorre andare a creare per i rimanenti. Meno sono i rimanenti, più sono dispersi, più sono in zone difficili, più diventa tutti complesso. E costoso. Le code sono difficili. E le code cambiano a seconda di cosa definiamo essere in DD. Definiamo una tipologia di servizio ? Definiamo una tipologia di connessione ? Definiamo una velocità ? Definiamo un costo per avere un servizio ? Definiamo un ritardo massimo quando invio un pacchetto ? Definiamo la capacità di utilizzare l'ICT ? Definizioni diverse che portano a code diverse e a soluzioni diverse. In parallelo la NGN. L'idea è di diffondere fibre ottiche ovunque. Fino a casa, oppure fino all'edificio, oppure fino al marciapiede, oppure fino alla nostra zona. E l'ultimo pezzo lo faccio con quello che riesco. Può essere rame dedicato. Può essere rame condiviso. Possono essere onde convogliate. Possono essere doppini. Possono essere tratte radio. Qualsiasi strumento purchè si riesca a porta il servizio. Un servizio che deve essere veloce, ma veloce quanto è difficile da dire. Veloce più che con un sistema tutto in rame. Ritornano i fili, fisici o virtuali. E avere tanti fili risulta essere strategico. Ci piacerebbe una fibra per ognuno ovunque. Ma dobbiamo evitare di distruggere tutte le strade. Dobbiamo evitare di posare e riposare. Se è vero che con l'ICT tanti servizi su una stessa rete, con la NGN abbiamo tanti operatori con tante fibra negli stessi cavi, negli stessi tubi, sulla stessa rete. La rete diventa un elemento unificante per i servizi, per gli utenti, per gli operatori. NGN per tutti ?